Curatore d'Arte

Giancarlo Montuschi e l’ arcobaleno

Quando si arriva a casa di Giancarlo Montuschi si entra in tutti i sensi in un mondo fiabesco. già il percorso che ci conduce predispone l’animo. Se  si arriva da Arezzo,  ancor meglio  sul far della sera, la veduta che si ha di Anghiari è particolarmente suggestiva e non serve altro per sentirsi in una condizione di tempo e di spazio distanti anni luce dalla frenetica città. Anche l’itinerario che da Rimini risale il corso del Marecchia fino alle pendici del Monte Fumaiolo e un buon esercizio di rilassamento, non serve neppure sostare alla Verna, da sola merita un viaggio, per sentirsi in “paradiso”. Non poteva che nascere in queste zone Piero Della Francesca, genio assoluto della pittura. Niente di più naturale quindi che, a casa di Giancarlo, nel suo laboratorio in particolare,  ci si trovi immediatamente a proprio agio sotto l’arcobaleno, in mezzo a maghi, fiori, stelle, cuori, danzatori, suonatori,  scacchiere, barche, animali, donne. Un grande mondo dai colori sgargianti dove noia e tristezza non esistono. Un mondo che, grazie al lavoro di Giancarlo, ognuno può portarsi, almeno in piccola parte, con se. Giorgio Bertozzi

Giancarlo Montuschi riconosciuto artista contemporaneo vive e lavora in una bellissima casa-studio in Toscana tra Anghiari e Sansepolcro, la città di Piero della Francesca. Giancarlo Montuschi riceve in questi ultimi anni considerevoli consensi sia a livello di critica,da importanti gallerie d’Arte italiane, nelle principali fiere d’Arte internazionali, tra i collezionisti d’Arte e sia a livello istituzionale,ricordiamo a questo proposito che grazie a Nicoletta Zanella titolare della Galleria Navona 42 di Roma che con la società General Service Network s.r.l. ha ideato e gestisce il progetto artistico l’Ipost – Poste Italiane – già nel 2003 lo ha scelto come artista rappresentativo dell’anno adottandone l’immagine per tutta la comunicazione, come peraltro va ricordato la presentazione di un suo nutrito catalogo alla 51°Biennale di Venezia (2005) nel padiglione dell’Istituto Italo-LatinoAmericano a palazzo Franchetti, voluto dallo stato del Costa Rica che lo ha scelto tra gli artisti presenti nel Museo di Arte contemporanea Italiana a san Jose per rappresentare lo stesso a Venezia. Artista dal nutrito curriculum pubblicato sul suo corposo sito www.montuschi.it che raccoglie la sua ampia partecipazione a numerose personali e collettive in spazi pubblici e privati . Montuschi è inoltre presente in numerosi Musei pubblici e privati in Italia e all’estero,spesso l’artista ha accostato la sua immagine a diversi prodotti industriali e artigianali italiani ricordiamo solo qui a Milano nel 2005 il suo disegno della scatola speciale del panettone delle Tre Marie ed in collaborazione col fotografo Riccardo Lorenzi, come coautore del calendario 2007 della ditta Inghirami. Da ricordare il suo periodo parigino con la galleria GNG nel quartiere di San Germaine, i suoi incontri con musicisti come Aznavour durante la sua mostra voluta dal museo della ceramica (museo che conserva alcune sue opere) a Saint Emillion ( Bordeaux)e la loro contemporanea intronizzazione alla Giurade de Sant Emillion ed inoltre la sua partecipazione all’agenda calendario per Fonopoli di Renato Zero. Giancarlo Montuschi è stato proposto in molti eventi prestigiosi non ultimo quello della Notte Bianca (2006) a Roma dove La città ha potuto ammirare a Piazza Navona grazie alla Galleria Navona42 la sua magnifica “collezione” di dipinti delle 22 Lame, gli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Da Ricordare anche la recentissima (2007) prestigiosa mostra alla Galleria Contemporanea di Faenza, sua città nativa, che ha voluto omaggiarlo con un altro illustre artista a cui ha dato i Natali: Franco Gentilini, mettendo in mostra le edizioni dei tarocchi dei due artisti oramai considerati romani per adozione artistica.
Montuschi, nella sua poetica espressiva, attinge ad un grande scrigno immaginifico e simbolico. Un percorso, quello del nostro artista, disseminato di riferimenti iconografici che parlano a chi voglia rievocare il linguaggio di antichi alchimisti, personaggi ieratici dalle vesti multicolori, astri, cabala e mitici animali in giardini di piante miracolose. Come sempre, e ancora una volta in questo catalogo, il lavoro che sgorga dalle sue raffinate conoscenze apre ad una sorgente inesauribile di curiosità e interrogativi che seguono numerose tradizione, non ultima quella della terra dove pù stabilmente vive, che ha generato come è noto artisti di grandissima levatura.


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